13.1.367. Ilario, il santo teologo patrono di Parma

13 gennaio 367 – Muore Ilario vescovo di Poitiers, il santo patrono di Parma.

Secondo la leggenda, sant’Ilario passa da Parma nel corso di un viaggio, forse nel 359, diretto a Rimini, dove si tiene un grande concilio per riportar pace fra cattolici ed ariani. Arriva a piedi dalla Gallia, stanco e sporco come tutti i pellegrini. Vedendolo, un calzolaio lo invita a riposare nella sua bottega e gli regala un paio di calzari nuovi. Ilario passa lì la notte e riparte di buon mattino. Quando il calzolaio si sveglia, trova un dono lasciato da Ilario, le sue vecchie scarpe, scarpe di vescovo, che ripulite dal fango rivelano i fili d’oro di cui sono intessute.

Leggenda a parte, si ignora quando e perché Ilario di Poitiers, uno dei maggiori teologi occidentali di sempre, sia divenuto patrono di Parma. Le varie ipotesi fatte nel tempo lo legano sempre a qualche evento bellico, a battaglie vinte dai parmigiani dopo essersi votati a Ilario. Forse la scelta di questo paladino della cattolicità contro le idee ariane, fu fatta in riparazione di una remota origine ariana della Chiesa di Parma.

Pur essendo il patrono della città, a Parma non c’è una chiesa dedicata a Ilario, ma solo un piccolo oratorio. La chiesa c’era, poco fuori dalla porta di Santa Croce, fondata nel 1266, ma poi più volte distrutta. Alla fine, nel 1557, il titolo venne portato all’interno della chiesa dell’ospedale, quello oggi detto Ospedale Vecchio, di cui si ignora la prima dedicazione. Fatto sta che quando la chiesa dell’ospedale fu ricostruita, nel 1663, mantenne solo il nome di Sant’Ilario.

Della più antica chiesa, quella che stava fuori le mura, resta solo la statua del santo, scolpita probabilmente nel Quattrocento.

Il Museo diocesano conserva anche una (presunta) reliquia di sant’Ilario di Poitiers, il frammento di un osso della spalla, che solitamente viene esposto solo il 13 gennaio, nella cappella del Comune in cattedrale.