
13.1.1950. La scuola di fanteria se ne va
13 gennaio 1950 – Il ministero della Difesa annuncia l’addio a Parma della Scuola di applicazione di fanteria, dopo 85 anni di felice permanenza.
L’istituto che ha istruito i quadri del principale ramo dell’esercito si era insediato nel Palazzo del Giardino ducale il 25 ottobre 1865, dopo un anno nella Reggia di Colorno.
L’Esercito ha deciso di unificare la Scuola di fanteria con quelle di cavalleria, di artiglieria e del genio e la sede prescelta è il Palazzo dell’Arsenale di Torino.
La notizia non viene accolta bene in città. Parma è affezionata a questa “culla di alti insegnamenti, che forgiò tante giovani generazioni di ufficiali educandole alle leggi del dovere e del sacrificio“, come si disse all’indomani del 9 settembre 1943, quando gli allievi tentarono strenuamente di opporsi all’occupazione tedesca. Due generazioni di parmigiani hanno vissuto abituati a veder girare per strade e osterie del centro gli “ufficialini” in libera uscita col cappotto d’ordinanza e la scintillante sciabola al fianco. Dal prossimo inverno, non si incontreranno più.
Non c’è spazio di trattativa, anche perché il Palazzo del Giardino, gravemente danneggiato dai bombardamenti nel 1944, in questo 1950 non è stato ancora ricostruito: queste rovine non sono più adatte alla Scuola.
La Scuola traslocherà nel corso del 1950. Il Palazzo nel Parco Ducale sarà oggetto di lunghi lavori solo dopo diverso tempo, fra 1959 e 1968. Riportato alle forme originali, diventerà sede del comando dei Carabinieri e formalmente sede di rappresentanza dell’Efsa.

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Succede il 13 di gennaio:

