12.8.1903. Arriva la lavatrice, “Benefica” macchina
12 agosto 1903 – Sulla Gazzetta di Parma compare per la prima volta la pubblicità di una lavatrice, macchina cui l’emancipazione femminile deve più di qualsiasi altra cosa. A venderla è la Galleria Boni, negozio in corso Cavour.
La macchina si chiama “La Benefica” e oltre che “lavatrice” è chiamata anche “sterilizzatrice automatica”. La réclame garantisce igiene e panni candidi, pronti rapidamente e in modo economico. È significativo che lo slogan pubblicitario non sottolinea la minor fatica che questa richiede per lavare i panni, ma che lo si possa fare in casa.
Le prime lavatrici sono inventate a metà Settecento, ma a lungo rimangono prototipi. Solo in questo inizio Novecento iniziano a diffondersi. Per ora, sono macchine di una certa dimensione e molto costose. Qualcuno nel parmense già la possiede, ma sono solo impianti industriali. Ad esempio, le Terme di Salsomaggiore già nel 1903 vantano lavatrici di prim’ordine.
Negli anni immediatamente successivi si aggiungono altri modelli, con dimensioni e costi più contenuti, ad esempio la Volldampfs, che lava “a mezzo vapore”, che nel 1910 viene venduta dal negozio Zanardi, sempre in corso Cavour. Tuttavia, ancora fino agli anni Quaranta la lavatrice resta un lusso per pochi.
Chi non la possiede – e sono quasi tutte le case – ha solo due alternative. O si rivolge ad una lavanderia a vapore; la prima a Parma è aperta nel 1911. Oppure lava a mano nei canali o nelle vasche pubbliche che nel 1903 ancora ci sono in ogni zona di Parma, di solito presso le porte delle mura. Nei primi anni del Novecento, la principale attività delle donne è proprio questa: lavare nei canali e stendere il bucato ad asciugare sui prati.