12.8.1545. Paolo III fonda il Ducato di Piacenza e Parma
12 agosto 1545 – Papa Paolo III raduna il concistoro dei cardinali per convincerli a dar vita al Ducato di Piacenza e Parma e nominare duca sua figlio Pier Luigi. Da anni il papa sogna una signoria per la sua famiglia. Poiché l’imperatore Carlo V non ha voluto concedere Milano (troppo ribelle, e poi ha una pessima fama, di noto pederasta), si è inventato un regno nuovo.
Persuadere la curia romana non è però facile. Dopo un’accesa discussione, Paolo III si ritira senza nulla in mano. Ci riprova il 17 agosto, sempre con la stessa proposta. E ancora nulla. Ma il vecchio pontefice quando vuole davvero qualcosa sa pretenderla. Così, in una terza seduta col medesimo ordine del giorno, il 19 agosto 1545, i cardinali approvano all’unanimità la creazione del nuovo ducato e la nomina di Pier Luigi a duca. Solo due porporati chiedono di mettere agli atti le loro riserve, i vescovi di Trento e di Trani.
La bolla di investitura di Pier Luigi è emessa il giorno 26 e il duca prende possesso delle città emiliane il 23 settembre, anche se riceve l’atto giuridico solo alla fine dell’anno, infatti non è contento del dono ricevuto e pretende che suo padre modifichi il decreto eliminando alcuni obblighi inizialmente previsti a vantaggio dello Stato della Chiesa.
La scelta di Parma per il nuovo Ducato non è casuale. La lontananza da Roma rispetto ad altre terre nella disponibilità della Chiesa ha il suo peso, ma anche la sua conoscenza diretta della città è determinante. Il 28 marzo 1509, infatti, è consacrato vescovo di Parma, e lo resta fino all’assunzione al trono di Pietro il 13 ottobre 1534.
Visto così, Paolo III appare come un papa nepotista interessato solo a sfruttare la carica a vantaggio della propria famiglia. In realtà, accanto all’amore per i figli, Pier Luigi per primo – che gli porta solo molte preoccupazioni, imbarazzi e dolore –, è un grande diplomatico, protettore delle arti, riformatore della Chiesa, capace di grandi aperture al nuovo.
Paolo III lavora per decenni per limitare le divisioni fra potentati in Europa, sfruttando l’avversario musulmano per coalizzare casate altrimenti avversarie. Cerca la riconciliazione con i protestanti e gli anglicani, prima col dialogo, proteggendo voci che per molti erano estreme, poi aprendo il Concilio di Trento. Approva l’ordine dei Gesuiti. Chiama Michelangelo a ristrutturare il Campidoglio e dipingere il Giudizio universale della Sistina, senza riserve di fronte ai suoi nudi. Sostiene un’evangelizzazione dell’America inculturata nei linguaggi e simboli delle popolazioni amerinde.
Alcune delle scelte di Paolo III influiranno sui secoli a venire, altre sono così innovative da essere poi subito sconfessate. Il Ducato di Parma durerà, con brevi pause sotto l’Austria e sotto Napoleone, fino al 1859; sarà governato dalla famiglia Farnese fino al 1731.