Cronaca,  Cultura & Società,  Medioevo

12.2.1392. La riforma carceraria del Trecento

12 febbraio 1395 – Il duca Gian Galeazzo Visconti pone un freno allo scandalo nelle carceri di Parma.

I carcerieri estorcono denaro ed oggetti ai detenuti. Chi prova a opporsi oppure non è in grado di pagare, viene messo arbitrariamente ai ceppi, o rinchiuso in stanze buie, sporche e maleodoranti. Le guardie rubano il cibo che i familiari dei coscritti portano loro. Rubano perfino le elemosine concesse dalle opere pie.

Viceversa, chi versa la tangente può uscire senza farlo sapere al giudice…

Tutto questo giunge alle orecchie del duca, che pur stando a Milano, dà l’impressione di saper governare con attenzione anche a Parma. Gian Galeazzo ordina di cambiare carcerieri.

Nel 1395, le guardie del penitenziario non sono dipendenti statali, ma privati che versano una somma per poter gestire la prigione. Il loro guadagno viene dal dazio sui coscritti: all’uscita di galera, oppure una volta all’anno, i prigionieri devono pagare una somma come affitto del letto e per il vitto. I secondini di Parma hanno però preteso davvero troppo. Ha inventato le pene alternative!

In questo 12 febbraio, il duca ordina dunque di levare il carcere a chi lo ha in appalto e di fare una nuova gara di assegnazione. Ordina anche un’ispezione nella prigione in cerca di brecce, e che siano interrogati tutti i carcerati per accertare le colpe dei carcerieri.

L’intervento in aiuto dei coscritti rientra in una più ampia politica di pacificazione sociale. Il duca vieta di girare armati. Per metter fine al brigantaggio, garantisce l’amnistia ai ricercati che aiutano a catturare gli irriducibili. A chi è stato denunciato lascia una scelta: invece che in carcere, può autonomamente andare in esilio, trasferendo la sua casa ad almeno 40 miglia da quella degli offesi.

Dettaglio da una miniatura del 1385 del De consolatione philosophiae di Boezio
(Glasgow, University Library)
Dettaglio da una miniatura del 1385 del De consolatione philosophiae di Boezio
(Glasgow, University Library)

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