12.12.1973. Santa Lucia il brefotrofio si porta via
12 dicembre 1973 – Dopo 156 anni esatti di attività, chiude il brefotrofio di Parma, quella casa per bambini abbandonati dai genitori che pare tanto un carcere o un manicomio.
Istituito il 12 dicembre 1817 per ospitare i figli illegittimi, nel corso di un secolo e mezzo vede passare migliaia di neonati. Solitamente, i piccoli sono affidati a nuove famiglie, spesso come lavoranti, oppure lasciati ad altri istituti. Chi permane più a lungo nel brefotrofio sono i disabili, che un tempo si tenevano nascosti.
Tutto questo fino al 1970, quando un gruppo di dimostranti guidati da Mario Tommasini non occupa il padiglione dell’Ospedale Maggiore sede del brefotrofio, invocando la “liberazione” dei 77 bambini che in quel momento vi vivono.
Nei quattro anni successivi, si lavora per trovare una sistemazione diversa sia per loro che per altri 56 ragazzini che l’istituto mantiene in altre sedi. Tanti tornano con le madri naturali, che li avevano abbandonati perché troppo povere per mentenerli; vengono offerte loro abitazioni e occupazioni e ben volentieri si ricongiungono con i figli. Altri sono accolti da famiglie terze, anche se ancora non esiste l’affido – una legge apposita arriverà solo dieci anni più tardi -. Per i più grandi sono organizzati gruppi appartamento e i questi figli del brefotrofio iniziano a vivere in autonomia.
Finalmente, verso la fine di questo 1973, i bambini hanno trovato tutti una casa. Gli ultimi tre sono bambini molto piccoli con disabilità, Paolo, Oreste e Luca, comunque accettati con affetto da famiglie della Bassa parmense e reggiana.
“Ne sono usciti e non vi rientreranno perché la comunità parmense, in questi anni, ha acquisito la nuova cultura del rifiuto dell’emarginazione e ha riscoperto operativamente i valori della solidarietà umana”, commenta Tommasini.
Per formalizzare la chiusura del brefotrofio per mancanza di utenza si attende una data significativa, il 12 dicembre, lo stesso giorno dell’apertura. Ma anche la vigilia di Santa Lucia, quando ai bambini arrivano i regali più belli.