Età contemporanea,  Misteri

12.12.1876. Rivelazioni compromettenti al circolo spiritico

12 dicembre 1876 – In casa del dottor Claudio Cordero si riunisce il Circolo spiritico parmense. Attorno al classico tavolino sono seduti l’ex rettore dell’Università Paolo Oppici, presidente del circolo, sua moglie Blandina Ortalli, lo scenografo Nicola Aquila, l’attore Gian Paolo Calloud e il pittore Francesco Scaramuzza. Sarà proprio lui, anni avanti, a raccontare questo episodio.

Ecco i colpi nella penombra. Poi una mano che si muove. È lo spirito di un ufficiale tedesco dell’esercito d’Austria, che dopo essersi manifestato, parla attraverso la matita tenuta da uno dei presenti. Dichiara di chiamarsi Carlo Kresch e di essere stato ucciso dal duca di Parma Carlo III di Borbone.

Avete visto il film L’illusionista con Edward Norton? Ecco, questa storia ne ricorda in parte la trama, solo che qui l’omicidio di cui parla lo spirito non è legato a nessuna storia d’amore; piuttosto, un incidente per poca mira. Gli anni in cui è ambientato invece sono gli stessi: lo spiritismo è una gran moda della seconda metà dell’Ottocento. E molti rispettabilissimi intellettuali sono persuasi che il mondo sia davvero abitato da un gran numero di spettri desiderosi di parlare con i vivi.

“Il duca Carlo III da una finestra del suo palazzo prospiciente il vicolo del Teatro Vecchio, vide sbucare un giocare con la coccarda tricolore al cappello”, racconta lo spirito di Kresch, come scrive Scaramuzza. Siamo nei giorni dei moti del 1848. “In quel mentre dal voltone che mette al vicolo del Teatro Vecchio, mi presentai al fianco di una pattuglia austriaca, e il duca, invece di cogliere il giovane preso di mira, colpì l’ufficiale, cioè me”.

Con l’intenzione di ammazzare un manifestante, Carlo III, che durante la manifestazione non è ancora duca, ha ferito a morte uno degli ufficiali venuti a proteggere il trono di suo padre. Il soldato è trascinato all’interno del Palazzo e si spegne nel giro di pochi minuti. La cosa è messa subito a tacere. La salma è nascosta in una cassa da merci e di notte portata in Cittadella – allora una caserma –, e qui sepolta in un terrapieno su di un bastione.

Scaramuzza riferisce che tempo dopo questa apparizione, nel luogo indicato dallo spettro viene fatto uno scavo e realmente sono ritrovati i resti di un uomo.

L’incorporeo Kresch continua a lungo a frequentare il tavolino pentacolare del Circolo spiritico parmense in casa del dottor Cordero, raccontando così tanti dettagli della sua vita, che gli habitué delle sedute ci scrivono un intero volumetto. Per sapere che fine abbia fatto quel libro ed il resto degli atti del Circolo, occorrerebbe chiedere al fantasma di Scaramuzza.

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