12.11.1911. Referendum per il gas pubblico
12 novembre 1911 – I risultati del referendum sul gas assegnano al sindaco Giovanni Mariotti la vittoria finale sulla municipalizzazione dell’energia.
In questo 12 novembre, circa 7.500 parmigiani sono chiamati a seggi appositamente allestiti per dire la loro sull’opportunità o meno di rendere pubblica l’azienda del gas. Il 93% dei voti sono favorevoli, anche se alla consultazione partecipa solo una minoranza, circa un quarto degli aventi diritto.
È dall’inizio del secolo che Mariotti si batte per la gestione pubblica dei servizi nelle città. Vuole ostacolare le speculazioni degli investitori privati a vantaggio dei cittadini, ma anche garantire introiti ai Municipi.
Da senatore, appoggia la Legge Giolitti che dal 1903 permette ai Comuni di acquisire il controllo delle aziende di acqua, luce e gas. E naturalmente la sua Parma è fra i primissimi centri ad applicarla.
Nel 1904, il Comune di Parma fa proprie le reti e la distribuzione della corrente elettrica, operazione rapida e liscia. Invece per il gas le cose sono più complicate, perché la società Cremonesi & co., che ha in appalto il servizio, si oppone in tribunale. La parentesi di Luigi Lusignani sindaco rallenta ulteriormente l’operazione. Ma non appena Mariotti riconquista il Municipio, fa ripartire l’iter di pubblicizzazione, che il referendum del 12 novembre 1911 rende definitiva.
Anche nel 1905, per consacrare la municipalizzazione dell’elettricità si era svolto un referendum civico, anche quello vinto a larga maggioranza dai “sì”.
Due giorni dopo la consultazione, Mariotti fonda ufficialmente l’Azienda municipale del gas. Dal 1° luglio 1911, il Comune è effettivamente l’unico distributore di gas a Parma. Lo resterà fino al 2002, quando le politiche sull’energia in Italia si rovesciano e gas ed elettricità tornano terreno per i guadagni privati.