
11.9.1511. L’orologio di Gesù, Giuseppe, Maria e i re magi
11 settembre 1511 – Viene messo in moto il nuovo orologio della torre civica di Parma, che svetta sopra il palazzo del comune in piazza Grande (Garibaldi).
L’orologio, che ne sostituisce uno vecchio di un secolo, è collegato ad un meccanismo che a determinate ore mette in movimento alcune statue dipinte: raffigurano gli angeli, che vengono a completare una sorta di presepe permanente, assieme alle statue fisse di Gesù, Maria, Giuseppe e dei re magi.
L’autore dell’orologio si chiama Nicolò da Ramiano, orologiaio e campanaro. Ha lavorato tre anni a questo meccanismo, da quando nel 1508 il consiglio degli Anziani ne ha approvato il progetto. Le modifiche alla torre sono state inaugurate il 18 maggio 1510 e da questo 11 settembre 1511 si possono vedere finalmente anche gli angeli, che uscendo da uno sportello, suonano una tromba e scuotono una campanella.
Il progetto di Nicolò è esattamente questo:
“Va facto el capitino di maji, tuto di novo, de asse o asoni, secondo parerà al mestro, con un pomo in cima, dorato a oro fino; li maji vanno reffacti de legno e vestiti, depinti tuti di novo; ge va una Madonna con Sancto Iosefe depincta da uno canto, e ge va li cavali de li tri maji, d’altro canto; ge va uno angelo, che asenderà, quando vorà sonare le hore, et sonarà la trombeta et sonarà el campanino; ge va facto uno mandeso tuto novo per sonare la dicta trombeta“.
Oggi non esiste più né l’orologio né la torre. Questa crollerà nel 1606. L’orologio ha avuto vita ancor meno breve: già il 22 novembre dello stesso 1511, alle ore 22 viene colpito da un fulmine che rovina sia le decorazioni esterne che lo sportello da cui passano gli angeli.

Il meccanismo di Parma deve essere stato molto simile a questo.

(quando in realtà la torre non esisteva più da un secolo)

