Cronaca,  Epoca Moderna

11.8.1828. Gli eroi di Maria Luigia

11 agosto 1826 – La duchessa Maria Luigia premia tre dei suoi sudditi per gesti di eroismo.

Il 3 giugno, Paolo Belleni e Giuseppe Bozzi hanno salvato tre persone sorprese da un’improvvisa piena sul torrente Tidone, strappandole alle onde quando già stavano per affogare.

Il giorno successivo, all’alba, Giacomo Chiodaroli e Giovanni Zucchi evitano a loro volta l’annegamento di altre tre persone: queste stavano navigando sul Po, quando il loro battello si è rovesciato; purtroppo, per gli altri due passeggeri caduti in acqua non c’è stato nulla da fare.

La novità del premio è sulla bocca di tutti e la notizia è ripresa pure sulle Gazzette di altri Stati italici. Così, da diversi centri del Ducato di Parma giungono a corte informative su altri eroi meritevoli di altrettanta considerazione. E Maria Luigia nel corso di questo 1826 ne premia diversi.

Giuseppe Schiavi viene premiato per aver salvato un uomo di nome Pietro Colla, trascinato dalla corrente in un fondone mentre stava bagnandosi nel torrente Parma, mancata tragedia del 19 giugno.

Un riconoscimento va poi a Martino Bonaretti, Angelo Corradini ed Antonio Zanichelli, che il 16 agosto entrano sprezzanti del pericolo in una casa incendiata, al cui interno sono intrappolati due bambini. La casa è a San Rocco di Guastalla. L’impresa riesce e tutti si salvano, anche se Bonaretti porterà sempre il segno del suo gesto coraggioso: resta invalido ad una gamba per essere precipitato di un piano, quando la trave sui si stava appoggiando è caduta.

Sempre in agosto, Giuseppe Ferrari si siede appoggiandosi alla sponda di un ponte che supera il torrente Loggia e si addormenta. Improvvisamente, il parapetto si rompe e lui cade in acqua. Un altro ragazzo con lo stesso cognome, Antonio, di Roccabianca, si tuffa e lo salva. Pure lui riceve il premio di sua maestà.

Nell’ultimo tratto del torrente Luretta, il 30 agosto c’è un bambino che fa il bagno. Inaspettatamente arriva una piena e il piccolo ne viene travolto. Ma Carlo Coteghini, di poco più grande, si tuffa e lo trascina a riva: ha compiuto la sua impresa quando ha solo 13 anni. È il più giovane fra gli eroi riconosciuti da Maria Luigia.

L’impresa più ardimentosa è forse quella di Antonio Tagliavini, l’ultimo in questa rassegna di imprese generose del 1826 premiate dal Ducato di Parma: nella notte del 5 ottobre, un improvviso uragano investe le rive del Po nei pressi di Guastalla, e cola a fondo un mulino galleggiante, trascinando sott’acqua i due che erano a bordo, Giuseppe Carboni e Andrea Zani. Tagliavini, richiamato dalla furia del cielo, ha visto tutto dalla riva; si tuffa e a rischio della propria vita li strappa entrambi alla morte.

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