11.4.1945. Andrea Baruffini morto a Mauthausen per aver aiutato gli inglesi
11 aprile 1945 – Muore a Mauthausen Andrea Baruffini di Medesano, deportato nel terribile campo di sterminio per aver aiutato alcuni inglesi scappati da un campo di prigionia allestito a Fontanellato.
Baruffini non ha la vocazione da eroe. È solo un contadino che da giovane ha combattuto nella Grande Guerra, che ha capito che il fascismo è stato un grande imbroglio e che se c’è da dare una mano non si tira indietro. Così, quando viene a sapere che ci sono dei ragazzi inglesi da nascondere, dei soldati mandati a combattere come era stato per lui nel 15′-18′, non si tira indietro.
Prima apre le porte della sua casa a Cannetolo. Poi, quando i tedeschi e i repubblichini iniziano a dare la caccia a tutti quelli che nascondono inglesi, li trasferisce in segreto a Banzola, vicino a Salsomaggiore. È sua figlia Albertina a portare da mangiare ai fuggiaschi, salendo a piedi una volta alla settimana fino al podere di Banzola.
Ma qualcuno tradisce. I nazisti promettono ricompense a chi denuncia gli amici degli inglesi. A tradire Andrea Baruffini è qualcuno che lavora in ospedale. Il suo arresto, infatti, segue di poco il ricovero di un dei ragazzi che nasconde, che si è ammalato in modo troppo grave per tenerlo ancora là nel rifugio di Banzola.
L’11 marzo 1944, il contadino viene arrestato da una banda di repubblichini mentre sta lavorando la terra sullo stradone Farnese. Rinchiuso nel carcere di San Francesco, rinuncia a fuggire quando una bomba apre una breccia nel muro, per paura di rappresaglie contro la sua famiglia. Immediatamente tradotto al campo di smistamento di Fossoli, in luglio parte per Bolzano e poi Mauthausen, dove muore dopo quasi nove mesi di indicibili sofferenze.
Almeno due dei tre soldati che aveva nascosto, si salvano raggiungendo la Svizzera.