Cronaca,  Medioevo

11.12.894. L’imperatore sepolto nella cattedrale di Parma

11 dicembre 894 – L’imperatore Guido, duca di Spoleto e re d’Italia, muore vicino a Parma. Il giorno successivo viene sepolto nella cattedrale della città, proprio di fronte all’altare di San Remigio.

Guido porta la corona d’Italia dal 889 e quella del Sacro romano impero dal 891: è il primo imperatore non carolingio. È impegnato in una campagna di riconquista di territori lombardi presi per breve tempo dal rivale Arnolfo.

Col suo esercito passa per il parmense e quando si trova vicino al Taro, improvvisamente prende a sputare sangue, cade a terra e non rialza più. Un’emorragia o un colpo apoplettico hanno messo fine alla sua vita all’età di 39 anni.

Così la racconta l’erudito Emanuele Tesauro nel Cinquecento: “Quando udì che Arnolfo ritornava verso l’Alpi, gli corse dietro con tal furore, che giunto al Fiume Taro, rottasegli una vena del petto, vomitò l’anima col sangue“.

L’imperatore viene sepolto a Parma non solo perché morto a pochi chilometri dalla città, ma anche perché il vescovo è Guibodo, un carolingio, arcicappellano e consigliere del re.

Guido da Spoleto ritratto da Giovanni di Berardo sul Chronicon Casauriense Liber instrumentorum seu chronicorum Monasterii Casauriensis, XII secolo (Biblioteca Nazionale di Parigi)
Guido da Spoleto ritratto da Giovanni di Berardo sul Chronicon Casauriense Liber instrumentorum seu chronicorum Monasterii Casauriensis, XII secolo (Biblioteca Nazionale di Parigi)
L'imperatore, giunto al Taro mentre insegue un rivale, improvvisamente prende a sputare sangue e muore. Il corpo resterà per sempre a Parma.
Guido da Spoleto ritratto da Giovanni di Berardo sul Chronicon Casauriense Liber instrumentorum seu chronicorum Monasterii Casauriensis, XII secolo (Biblioteca Nazionale di Parigi)

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