11.10.1704. Limiti di velocità per i cavalli
11 ottobre 1704 – Vengono imposti i primi limiti di velocità in città: un “Bando contro li cocchieri” cerca di limitare l’inciviltà di chi corre con i carri lungo la nuova, ampia e veloce strada costruita alla periferia sud, cioè sullo Stradone accanto alla Cittadella (oggi viale Martiri della liberazione).
Ancora le automobili non sono state inventate, che già il traffico è un problema.
Il protogovernatore Sempronio Sempronii, su ordine del duca Francesco, stabilisce che da questo giorno sullo Stradone i carri debbano procedere in fila indiana e che i sorpassi sono proibiti. E quando si avvicineranno ad un pedone, i cocchieri dovranno in qualche modo avvertirli del loro arrivo.
Chi sgarra sarà punito corporalmente e i recidivi esiliati dallo Stato: altro che contravvenzioni!
Le sanzioni pecuniarie per chi corre troppo arriveranno nel 1768: si proibisce “a qualsiasi persona, anche di rango nobile, il correre per le strade con cavalli, tanto a sella, e da maneggio, quanto con cavalli sotto birocchi, sterzi, sedie, e simili”, pena 100 scudi d’oro per chi dovesse colpire qualcuno mentre cavalca, oltre al rimborso dei danni causati.
Il primo cocchiere multato di cui si ha notizia si chiama Tommaso Romani, garzone del mugnaio Giovanni Aresi, che il 15 aprile 1769 viene fermato mentre fa “correre il cavallo da Molinaro in Sprezio degli ordini”. La multa è di uno scudo d’oro ed essendo il ragazzo nullatenente, è tenuto a pagarla il suo datore di lavoro.s