Epoca Moderna,  Politica

10.9.1547. Assassinato il figlio del papa!

10 settembre 1547 – Il figlio del papa viene ucciso da una congiura approvata dall’imperatore. È solo in seguito a questo cruento episodio se Parma è diventata capitale del Ducato, superando Piacenza inizialmente preferita dai nuovi signori.

Ad essere assassinato è Pier Luigi Farnese, giunto esattamente due anni prima, nominato duca del nuovo Ducato di Piacenza e Parma da suo padre papa Paolo III.

Nel primo pomeriggio di questo 10 settembre, un gruppo di uomini armati guidati da Luigi Gonzaga, Giovanni Anguissola, Agostino Landi, Alessandro e Camillo Pallavicino e Luigi Confalonieri assalta la vecchia cittadella viscontea di Piacenza. Le guardie inizialmente resistono e Muzio Muti, uno dei due comandanti della fortezza vorrebbe andare al contrattacco. Il suo collega Alessandro Tommasoni, invece, è incerto, si ritira, e gli attaccanti riescono a calare il ponte levatoio. Quindici guardie o servitori del duca sono uccisi e gettati nel fossato. Il conte Anguissola con due armigeri irrompe nella stanza dove è il duca e lo pugnala più e più volte, urlando bestemmie e inneggiando all’impero. Fuori dalle mura sono arrivate altre guardie, allora Anguissola e Landi legano il cadavere grondante sangue e lo gettano penzoloni dalla finestra, per far capire ai difensori che non possono che arrendersi.

L’assassinio è frutto di un complotto fra feudatari locali, che temono per le loro terre dopo che Pier Luigi ha tolto loro di sopruso il feudo dei Dal Verme, Cortemaggiore già dei Pallavicino e Poviglio dei Gonzaga. Ma a fomentarlo è stato Ferrante Gonzaga, governatore dello Stato di Milano, che in Pier Luigi vede una potenziale minaccia. Del complotto era stato messo a parte l’imperatore Carlo V, che il 13 giugno aveva dato il suo benestare e a fine luglio aveva approvato il progetto di riassetto politico che dovrebbe seguire alla morte del duca.

Questa seconda parte del piano fallisce, perché il Ducato resta intatto e al posto di Pier Luigi il papa insedia il nipote Ottavio. L’unico reale cambiamento è lo spostamento della capitale: Piacenza traditrice viene abbandonata a vantaggio di Parma, che è rimasta fedele ai Farnese. E non si dirà più Ducato di Piacenza e Parma, ma di Parma e Piacenza.

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