
10.5.1987. Andrea Ferrari beato, il quasi papa che ha aperto ai laici
10 maggio 1987 – Giovanni Paolo II proclama beato Andrea Carlo Ferrari, nato a Lalatta di Palanzano nel 1850, creato vescovo a 40 anni – di Guastalla, poi Como e infine Milano per 27 anni – e cardinale a 44. Il parmense Ferrari, nel conclave del 1903 ha pure rischiato di diventare papa, proposto al soglio petrino dall’amico Giuseppe Sarto, che però diventa lui stesso pontefice col nome di Pio X.
“Sorretto da fede robusta e zelo illuminato, egli seppe indicare con giudizio sicuro la via da percorrere fra le nuove e difficili realtà emergenti nel contesto religioso e sociale del suo tempo. Seppe vedere i problemi pastorali che le circostanze storiche ponevano, con l’occhio del buon Pastore, indicando i modi per affrontarli e risolverli. Egli è pertanto un esempio di grande attualità”, afferma Giovanni Paolo II.
Due i meriti maggiori di Ferrari: aver viaggiato sempre per le sue diocesi per visitare finanche la più distante delle anime, anche a dorso di mulo ed a piedi, come faceva san Carlo Borromeo nel XVI secolo; e aver capito prima di altri il nuovo ruolo che nella Chiesa era necessario riconoscere ai laici, anticipando così di mezzo secolo le novità del concilio Vaticano II.
“Merito insigne del cardinale Ferrari fu proprio quello di percepire con felice intuito l’urgenza di coinvolgere i laici nella vita della comunità ecclesiale, organizzandone le forze per una più incisiva presenza cristiana nella società”, riconosce ancora papa Wojtyła.
Andrea Carlo Ferrari va in cerca di un linguaggio comprensibile al XX secolo. Sostiene organizzazioni di apostolato dei laici e di assistenza, che promuovono nuove forme nuove di aiuto per minori soli, lavoratori e poveri, come mense aziendali, missioni agli operai, la Casa del fanciullo e una per le persone che escono dal carcere. Dà slancio all’Azione Cattolica e completa la fondazione dell’Università Cattolica di Milano. Rilancia l’editoria cattolica. Organizza pellegrinaggi di massa. Vuole tre sinodi diocesani e il concilio provinciale.
Questa grande apertura a chi non fa parte del clero gli procura non pochi guai. Accusato di “modernismo” – cioè di non rispettare la tradizione –, il cardinale venuto dall’Appennino parmense viene messo sotto inchiesta da Pio X, che per cinque anni si rifiuta di incontrarlo. Ma Andrea Ferrari sa di aver imboccato la strada giusta e prosegue a percorrerla per tutta la vita. La beatificazione è il pieno riconoscimento non solo del suo impegno, ma anche della bontà delle sue innovazioni.

–
——————————
Succede il 10 di maggio:

