Cultura & Società,  Età contemporanea

10.5.1866. Crocerossini parmigiani alla battaglia di Custoza

10 maggio 1866 – Viene stampato l’invito ad aderire ad un nuovo Comitato pei soccorsi ai militari feriti e malati in guerra. Quel comitato si costituisce ufficialmente tre giorni dopo: nasce la sezione parmigiana della Croce Rossa, a meno di sette anni dalla battaglia di Solferino che ispirò a Henry Dunant l’idea dell’associazione.

Nell’estate, parte la prima missione della Croce Rossa di Parma. Il 2 luglio di buon mattino la “Squadriglia sanitaria parmense” lascia alla città alla volta di Custoza, pronta a soccorrere i feriti degli eserciti italiano ed austriaco in guerra fra loro.

Grazie alle offerte raccolte da un gruppo di dame della carità, la squadriglia è ben fornita: ha tre mezzi con lettighe, barelle, ferri chirurgici, medicinali, cibo e liquori. A capo della spedizione c’è il chirurgo Giovanni Inzani, che già ha lavorato a lato delle battaglie di Novara del 1849 e di San Martino del 1859. Il comitato parmigiano ha già la disponibilità di 24 donne che si sono offerte volontarie come infermiere, ma in questo 1866 preferisce portare solo “crocerossini” uomini.

Quando il gruppo arriva a Custoza, la guerra è già finita. Non c’è nessun ferito da curare. Al rientro a Parma, i volontari sono comunque accolti da eroi.

Carro lettiga della Croce Rossa a inizio Novecento.
Foto dal libro L'esercito della carità, edito per i 150 anni della Croce Rossa di Parma
Carro lettiga della Croce Rossa a inizio Novecento.
Foto dal libro L’esercito della carità, edito per i 150 anni della Croce Rossa di Parma

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