Animali,  Medioevo

10.4.1481. Gare di corsa contro un elefante

10 aprile 1481 – Un elefante passa da Parma, nella sorpresa dell’intera popolazione. La gente corre in strada per ammirare l’animale, mai visto prima. Chi lo accompagna lo fa esibire e ne dimostra l’eccezionale velocità: a gara con uomini e cavalli, nessuno riesce a superarlo nella corsa.

Un diario parmigiano dell’epoca sostiene che l’elefante sia un dono destinato al duca di Mantova Ercole d’Este, mandato del “Re di Cartagine” (nel 1481 la Tunisia fa parte del regno di Muhammad al-Shaykh al-Wattasi, fondatore della dinastia wattaside).

Altre cronache mantovane, però, danno un’altra versione. L’elefante è una delle attrazioni di un circo itinerante, passato per una prima volta in nord Italia nel 1479. In quell’anno, l’elefante ed una tigre erano stati esposti proprio a Mantova. Nel 1481, il proprietario Giacomo Abramo da Cipro, un moro, torna alla corte estense, stavolta a Ferrara, con la proposta di vendere – non regalare – l’elefante al duca Ercole. Il moro vorrebbe ottomila ducati. Sono troppi: Ercole non lo acquista.

Il pachiderma passato da Parma in questo 10 aprile 1481 è particolarmente piccolo: nel 1479 ha due anni ed è grosso “com’hè uno bo”, cioè come un bue; nel 1481 è detto “alto più di tre braccia”, che sono meno di due metri. Bastano tuttavia a impressionare la memoria di chi vede per la prima volta un elefante.

Elephante, raffigurazione da Discorsi nei 6 libri di Dioscoride di Pietro Andrea Mattioli, Venezia 1568
Elephante, raffigurazione da Discorsi nei 6 libri di Dioscoride di Pietro Andrea Mattioli, Venezia 1568

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.