10.3.1458. Sculacciato in piazza per bancarotta
10 marzo 1458 – Spettacolo non comune nella piazza del Comune (piazza Garibaldi): accolto da grida, trombe, scampanio e ingiurie, un uomo scalzo e scamiciato con un cappello di carta in testa viene trascinato sotto alla campana “Battifolle”; i figli del podestà gli calano le braghe, lo prendono da sotto le ascelle e lo fanno cadere di sedere su una pietra, e poi ancora e ancora un terza volta.
L’uomo è Uguccione da Miano, che è stato arrestato per bancarotta fraudolenta. Lui stesso ha chiesto di essere sottoposto a questa umiliazione.
La roccia su cui cade e ricade è la “pietra de’ falliti dolosi” e occorre passare da questa cerimonia mortificante per ottenere la liberazione, dietro promessa di cedere tutti i suoi beni ai creditori. La pubblica umiliazione è una pena non rara nel passato.
Nel Quattrocento i reati finanziari erano cosa grave…