
10.2.1936. Mano sacrilega sull’Immacolata Regina
10 febbraio 1936 – Furto sacrilego in San Rocco. Prima della chiusura, alcune persone si nascondono nel campanile ed attendono la notte. Appena sprangate le porte, entrano nel tempio, scassinano le cassette delle offerte e soprattutto spogliano la statua della Madonna di Lourdes dei non pochi gioielli di cui è adorna.
Da fuori, qualcuno sente dei rumori e va ad avvertire i padri gesuiti cui è affidata la chiesa. Ma i ladri all’interno fanno in tempo a fuggire col bottino, arrampicandosi su un tetto e uscendo dal passaggio al cortile dell’Università.
I colpevoli non verranno mai scoperti e il fatto è presentato come un semplice furto. Ma il vescovo Evasio Colli fin da subito parla di sacrilegio e più volte torna ad alzare la voce per condannarlo: “Parmensi! Una mano sacrilega si è alzata per scoronare la vostra Immacolata Regina, tentando così di gettare un’ombra sinistra sulla vostra tradizionale pietà e fedeltà alla dolce Madre!”.
Il 10 febbraio non è una data qualunque. Il giorno dopo si celebra il settimo anniversario dei Patti lateranensi, voluti dal fascismo per legittimarsi. A Parma festeggiare è un obbligo, tanto che il prefetto ha ordinato la chiusura di tutti i negozi dalle 13. Nel difficile 1936 – l’Italia sta invadendo l’Etiopia ed è sotto sanzioni –, per il regime l’appoggio dei cattolici è fondamentale. E il vescovo Colli glielo dà.
Colli ha da poco diffuso una lettera pastorale che richiama i cattolici all’obbedienza anche verso le autorità civili: “chi si oppone all’autorità, resiste all’ordinazione di Dio”, tanto più nei momenti difficili “la Patria ha bisogno di pochi capi e di molti militi ignoti”, “occorre servire la Patria con eroismo nel tacere come occorre eroismo nel combattere”.
Quello in San Rocco potrebbe essere solo un furto. Ma potrebbe essere anche un atto dimostrativo, una protesta contro la religione al servizio del potere.
Fatto sta che Colli ci tiene molto a non far passare la cosa nel silenzio. il 30 maggio, al termine del mese mariano, si svolge una pomposa cerimonia di riparazione. La statua della Madonna di Lourdes viene portata in processione dall’Università all’Oltretorrente a barriera Vittorio Emanuele (Repubblica) e infine in piazza Garibaldi, dove il vescovo recita un atto di consacrazione.
A chiudere la vicenda sarà il 20 giugno l’inaugurazione di una nuova cappella attrezzata appositamente per quella statua sempre in San Rocco, a forma di grotta. Nell’occasione, viene anche murata nel pavimento una targa a ricordo del fatto: “All’Immacolata dopo il sacrilego sfregio, i devoti parmigiani”.

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Succede il 10 di febbraio:

