Cultura & Società,  Epoca Moderna

10.11.1729. Sant’Avellino, patrono dimenticato

10 novembre – Dal 1729, si celebra sant’Andrea Avellino, patrono di Parma. …ma come?! Il patrono non è sant’Ilario? Oggi sì, ma nel tempo Parma si è votata a santi diversi. Negli ultimissimi anni della Parma farnesiana, è la volta di Andrea d’Avellino. Nel 1729, infatti, il duca Antonio invita tutta la popolazione a partecipare alle celebrazioni per la festa di questo personaggio, presentato come il protettore della città.

C’è stato un tempo in cui Parma era così legata ai gesuiti, da scegliere nella Compagnia di Gesù un proprio nuovo patrono.

Andrea Avellino fu un gesuita di grande cultura, con rapporti frequenti con la corte ducale di Parma. Fu direttore spirituale della duchessa Maria di Portogallo e di suo figlio Ranuccio. I Farnese furono sempre legatissimi alla Compagnia di Gesù e a Parma ebbero grande spazio, rifondando l’Università e gestendo il Collegio dei Nobili.

Il culto di sant’Andrea Avellino (morto nel 1608 e canonizzato nel 1712) dura però per pochissimo tempo. Con la morte del duca Antonio nel 1731, il Ducato passa ai Borbone, che con i Gesuiti hanno meno feeling e nessuna relazione diretta con Avellino. Tuttavia, non ne negano l’importanza e al santo viene assegnato uno degli altari dell’antica chiesa di Santa Cristina, allora affidata ai padri Teatini: ancor adesso si può ammirare in quell’altare una tela di Giovanni Battista Venanzi; fu costituita anche una rendita per pagare i costi di un triduo annuale in suo onore, che celebrato fino a fine Ottocento.

I due anni in cui il santo è stato al centro della vita religiosa locale, hanno lasciato tracce anche nel territorio. A Fidenza Andrea Avellino è ancor oggi co-patrono, assieme a san Donnino; nella cattedrale del Borgo resta un dipinto di Giambattista Tagliasacchi a lui dedicato del 1731 ed un altro simile e coevo dello stesso pittore borghigiano è a Farini di Piacenza. A Caneto di Palanzano vi è una maestà a lui consacrata con bassorilievo in marmo.

Sant'Andrea Avellino, tela di Giovanni Battista Venanzi, chiesa di Santa Cristina a Parma (1661)
Sant’Andrea Avellino, tela di Giovanni Battista Venanzi, chiesa di Santa Cristina a Parma (1661)

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