1.5.1610. Il sogno e il miracolo del monastero
1° maggio 1610 – Ventitré novizie entrano in un nuovo monastero appena costruito. Nasce la prima comunità di monache francescane Cappuccine di Parma.
L’evento è celebrato con una grandiosa cerimonia in duomo, presieduta dal vescovo Papirio Picedi, cui segue un corteo con 400 cappuccini, giunti da varie terre dell’Emilia, della Lombardia, della Romagna, che accompagnano le giovani.
Già da tre giorni, nel monastero stanno due suore di esperienza, giunte da Santa Prassede di Milano, per guidare la nuova comunità.
Il convento è frutto di un sogno e di un miracolo.
Una mattina del 1606, due sposi si svegliano al mattino raccontandosi di aver fatto lo stesso sogno: Mandricardo Bettinelli e la moglie, nel sonno si sono visti mentre costruivano un nuovo monastero. Hanno due figlie, Ersilia e Lavinia, e una nipote, Margherita, che da tempo vorrebbero farsi monache, ma non trovano posto in nessun convento. Hanno chiesto inutilmente anche a Milano. Dopo il sogno, Mandricardo e la moglie si danno da fare per poterne fondare uno nuovo, dove andranno anche Ersilia, Lavinia e Margherita.
Col racconto del sogno, convincono così prima il vecchio vescovo Ferdinando Farnese, poi alcuni ricchi nobili parmigiani, che sovvenzionano il progetto, approvato il 6 dicembre 1606. La prima pietra è posata il 1° aprile 1607. Il monastero, con la chiesa di Santa Maria della Neve, è eretto sulla via principale della città, strada San Michele (via della Repubblica).
Il miracolo è accaduto invece alle due monache partite da Milano per gestire la nuova fondazione. La superiora sarà suor Colomba Varasi e con lei è suor Marina. Hanno lasciato la città lombarda il 4 aprile a bordo di una carrozza chiusa. Ma nel passaggio di Lodi, un bambino taglia la strada alla carrozza ed è travolto da cavalli e ruote. Suor Colomba, solo per pochi istanti, rompe la clausura e scende in strada, si china sul bambino e questo si rialza perfettamente illeso. Il viaggio riprende e per suor Colomba il nuovo monastero non potrebbe essere avviato sotto auspici migliori. Certamente racconteranno più e più volte di quel fanciullo sopravvissuto alle novizie, fra le quali naturalmente sono anche Ersilia, Lavinia e Margherita.
Nel 1686 verrà aperto un secondo convento per le cappuccine, il “monastero del castello”, perché allestito presso il vecchio forte di porta Nuova (barriera Farini), poi noto come monastero del Bambin Gesù. Entrambi i conventi sono soppressi da Napoleone nel 1810, ma già nel 1814 le monache possono rientrare in città ed andranno tutte a vivere nel secondo convento.
Quella del monastero delle Cappuccine di Parma è una storia che dura quattro secoli. Storia finita da poco, perché il 12 luglio 2022, le Cappuccine decidono di lasciare la città per le poche vocazioni. Le ultime monache sono state suor Alganesh, suor Almaz, suor Bertilla, suor Veronica e suor Chiara, quest’ultima centenaria.