1.3.1459. Nozze fra parenti? Ci pensa l’anagrafe
1 marzo 1459 – Nasce il Registro pubblico de’ nascimenti, la prima anagrafe di Parma. Il motivo è da telenovela: secondo il consiglio degli Anziani, in città ci sono stati matrimoni fra consanguinei. L’unico modo per prevenire altri casi del genere è avere un esatto registro delle famiglie.
L’istituzione del Registro è decisa dal Consiglio degli anziani della città, che ordinano anche che venga utilizzato a partire da questo primo di marzo.
Le registrazioni non avvengono alla nascita, anche perché le donne partoriscono ciascuna in casa propria, ma al battesimo.
Oggi, il Codice civile vieta le nozze fra gli affini in linea collaterale in secondo grado (e un tribunale potrebbe anche derogare) ed il Codice di diritto canonico fino al quarto grado. Per tutto il medioevo, invece, fra gli sposi non dovevano esservi legami parentali fino al settimo grado. Era responsabilità personale tenere a mente l’albero genealogico della propria famiglie ed evitare nozze proibite. Proprio all’alba dell’Epoca moderna, invece, le autorità amministrative iniziano ad attrezzarsi per sorvegliare il rispetto delle norme, anche quelle morali. Sta nascendo lo Stato, regolatore di tutto.