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1.2.1917. Il pane Barilla per i soldati prigionieri in Austria

1 febbraio 1917 – I parmigiani possono finalmente aiutare i loro figli catturati dagli austriaci nel corso della guerra. Come in altre città, anche a Parma si è formato un Comitato di assistenza ai prigionieri e la Croce Rossa, da questo 1º febbraio, ha garantito la consegna dei pacchi che verranno loro spediti. Ma non si può mandare quel che si vuole: solo pane.

Il comitato ha sottoscritto un accordo con la Fratelli Barilla, che produrrà in esclusiva il pane da mandare oltre il fronte. Serve un fornitore solo per ottimizzare i trasporti. La Croce Rossa italiana consegnerà il pane all’omologa austriaca perché sia recapitato ai destinatari; e la Croce Rossa austriaca farà lo stesso per i soldati catturati dagli italiani.

Prima dello scoppio della guerra, la Barilla ha 80 operai e sforna 10 tonnellate di pasta al giorno. Riconosciuto come necessario allo sforzo bellico nazionale, lo stabilimento alimentare nel corso del conflitto triplica la produzione e arriva a 300 dipendenti.

Gli aiuti a figli, mariti e fratelli nei campi di prigionia vanno acquistati in abbonamento: 6,50 lire per il pane di un mese, che viene spedito tutto in una volta. Visto che lo fa un’industria di casa, costa meno di quel che si spende in altre città.

Non è granchè per quei poveretti rinchiusi in enormi attendamenti a Mauthausen, Theresienstadt, Rastatt o Celle. Pur costretti spesso a lavori pesanti, il cibo quotidiano che ricevono dagli austroungarici si limita ad una tazza d’orzo, minestra di rape e una patata. Con il pane si sopravvive molto meglio.

Del resto, anche chi non è partito soldato e chi non è stato preso dal nemico soffre la fame. Da mesi si discute su come consumare meno. Il dibattito sul pane interessa il limite fin cui può essere spinta la macinatura dei chicchi di grano: trasformando in farina anche la crusca, si può risparmiare parecchio.

La fame resterà a lungo nella memoria degli italiani, reclusi o meno che siano.

Distribuzione del rancio ai soldati italiani prigionieri in un campo austriaco (immagine storiaememoriadibologna)
Distribuzione del rancio ai soldati italiani prigionieri in un campo austriaco (immagine storiaememoriadibologna)

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Succede il 1º di febbraio:

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