Epoca Moderna,  Politica

1.10.1800. Napoleone vuole scambiare Parma con la Florida

1º ottobre 1800 – La Francia di Napoleone e la Spagna di Carlo IV si accordano segretamente per scambiare Parma con la Florida.

Col trattato di Sant’Ildefonso, Madrid cerca di contenere la minaccia francese, promettendo a Napoleone aiuto nello scontro con l’Inghilterra e restituendo la maggiore delle colonie francesi, la Luisiana, che Parigi aveva perso 38 anni prima nella Guerra dei sette anni.

L’imperatore vorrebbe ampliare la colonia americana e – sempre in funzione anti-inglese – guarda ai porti della Florida occidentale, proprietà della corona spagnola. In cambio, offre alla casa Borbone il Ducato di Parma, ipotizzando di annettergli anche la Toscana, o almeno la Lunigiana. Napoleone non è nuovo a questo gioco di compravendita di nazioni; il caso più celebre, che ha scandalizzato molti dei suoi sostenitori, è la cessione di Venezia e dei suoi territori all’Austria in cambio di Lombardia e Piemonte.

In Spagna, Parma interessa. Guarda caso, la moglie del re Carlo IV è Maria Luisa di Borbone-Parma, sorella del duca di Parma in carica, Ferdinando, pure lui un Borbone, ancora sul trono, ma di fatto un burattino nelle mani del francese.

Lo strano scambio non si realizzerà mai. Le diplomazie ne continuano a parlare per un oltre un anno, ma alla fine è lo stesso Napoleone a rinunciare, perché, come spiega in una lettera al re di Spagna del 27 novembre 1802, cedere un territorio in Europa per uno nelle Americhe avrebbe irritato l’opinione pubblica del Vecchio continente.

La Florida, che Madrid aveva conquistato all’Inghilterra nel 1783, resterà formalmente colonia spagnola fino al 1819, quando viene ceduta agli Stati Uniti. Parma sarà governata direttamente da francesi dal 9 ottobre 1802, giorno della morte del duca Ferdinando, fino alla caduta di Napoleone. Tornerà a regnarvi un Borbone solo nel 1847.

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